Che cos’è la Blefaroplastica?
La blefaroplastica è una procedura chirurgica che ha la funzione di ridurre il peso della cute palpebrale o rimuoverne l’eccesso. Può essere eseguita sia a livello della palpebra superiore che della inferiore. Si intenderà come “funzionale” qualora abbia la finalità di restituire al paziente un normale campo visivo, eventualmente ridotto per dermatocalasi o invecchiamento e ptosi dei tessuti facciali.
La blefaroplastica è un intervento che normalmente viene eseguito in anestesia locale, con o senza l’ausilio di una sedazione cosciente, ed ha una durata approssimativa di 1-1 e ½ ora. Può riguardare solo la palpebra superiore, la inferiore o entrambe. Prevede l’asportazione di una losanga di cute ed eventualmente una riduzione del tessuto adiposo-lipectomia dei compartimenti grassosi orbitari.
Alla procedura convenzionale si possono associarne altre compresa la correzione della posizione del sopracciglio o del canto laterale oppure di eventuali ptosi palpebrali. Sarà buona norma far cessare al paziente il giorno prima dell’intervento l’assunzione di farmaci antiaggreganti. Qualora il paziente assuma farmaci anticoagulanti orali sarà opportuno valutare la situazione clinica, eventualmente confrontandosi con il medico curante.
Nel postoperatorio sarà opportuno attendere il placet del chirurgo prima di assumere nuovamente antiaggreganti. L’immediato postoperatorio comporterà un edema importante della regione palpebrale o periorbitaria ed eventualmente anche un modesto gemizio ematico che si ridurranno progressivamente in 1-2 giorni fino a cessare. Sarà cosa opportuna ricorrere ad impacchi con ghiaccio per i primi 2 giorni per ridurre il gonfiore post-operatorio e dormire con un paio di cuscini sotto la testa.
Piano operatorio
Il planning operatorio di buona norma viene eseguito con paziente ben sveglio e in posizione eretta. Il chirurgo, mediante l’ausilio di una pinzetta vascolare atraumatica, identifica la quantità di tessuto cutaneo da rimuovere e, dopo opportune misurazioni, provvede a disegnarla con una penna dermografica. Si provvede quindi ad eseguire l’anestesia locale, di solito con vasocostrittore, a livello palpebrale.
Una volta verificata l’anestesia della zona di interesse, si inciderà la cute secondo quanto pianificato e si rimuoverà l’isola cutanea, facendo attenzione a non estendersi al muscolo orbicolare sottostante che dovrà essere mantenuto integro in quanto molto utile o per camouflage o come riempitivo di zone depresse o per confezionare lembi locali utili nella stabilizzazione del risultato chirurgico.
Post operazione
Estrema attenzione verrà riservata all’emostasi/coagulazione di vasi sottocutanei o muscolari al fine di scongiurare la comparsa di ematomi postoperatori e quindi inficiare la bontà del risultato chirurgico. I lembi cutanei verranno quindi riapprossimati e suturati per piani. Le suture cutanee saranno poi rimosse in quinta o sesta giornata per minimizzare la comparsa di cicatrici chirurgiche. Controlli seriati successivi saranno concordati fra il paziente e il chirurgo per controllare l’evoluzione clinica e mettere in opera tutte le pratiche accessorie utili al conseguimento di una buona guarigione.
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