Il Lipofilling

9 Ago 2022

E’ l’intervento che prevede il prelievo di tessuto adiposo della paziente, che viene aspirato da zone ben determinate, e trasferito e iniettato in specifiche zone riceventi.
La complessità di questo intervento chirurgico è rappresentata da:

  • necessità di adeguata anestesia nella zona di prelievo (e gestione post-operatoria della parte anatomica)
  • adeguata processazione del tessuto prelevato a seconda della finalità ricostruttiva o estetica
  • trasferimento del tessuto adiposo nel piano anatomico adeguato ad ottenere un certo risultato.

Si dovrà quindi scomporre le finalità chirurgiche in ricostruttive, con lo scopo preciso di dare consistenza e proiezione a tessuti che hanno nel tempo perso il loro volume, ed estetiche, con la finalità di rendere i tessuti elastici e trofici, ben rappresentati. A seconda dell’indicazione, si provvederà a “preparare” adeguatamente l’innesto adiposo.

Il viso rappresenta una delle sedi più complesse perché un buon risultato richiede una corretta identificazione delle problematiche della paziente e generalmente innesti adiposi differenti richiedono il trasferimento in “strati” ben precisi del volto, spesso combinando una gestione dei tessuti profondi e di quelli superficiali.

Funzionamento della tecnica
Prelevare del tessuto dal corpo in favore di un suo ri-inserimento, prevede di mettere in opera tutto il necessario per garantire che l’innesto adiposo mantenga la sua vitalità. Innestare degli adipociti non vitali porterà inesorabilmente ad un risultato parziale o del tutto assente.
Sarà buona norma avvisare la paziente di astenersi dalla abitudine al fumo per qualche mese (almeno 3) al fine di ottimizzare l’ossigenazione del sangue periferico e quindi le chances di attecchimento del grasso nella sua nuova sede.

La tecnica originaria, decritta da un certo Sydney Coleman, prevede il prelievo di tessuto adiposo con microcannule, la sua centrifugazione e quindi il suo trasferimento nella sede più opportuna.
L’evoluzione di questa tecnica, peraltro geniale ed innovativa, è quello di sfruttare innesti adiposi sempre più piccoli, vitali con cui eseguire una lipostruttura degli strati più superficiali dei tessuti facciali. La lipostruttura crea una specie di reticolo che fornisce volume laddove perduto ma dona anche cellule staminali (presenti nel tessuto adiposo) che rivitalizzano gli strati più superficiali e meno tonici della pelle.

I termini micro-graft e nano-graft si riferiscono ad innesti sempre più piccoli, ottenuti mediante filtri con diametro decrescente. I nano-graft sono quasi privi di componente adiposa e contengono un numero altissimo di cellule staminali. Per la loro preparazione è necessario un grande volume di tessuto adiposo, opportunamente ingegnerizzato.

Piano operatorio
Con la prima visita si eseguirà la valutazione clinica della problematica ma anche delle esigenze della paziente. Nella stessa occasione verranno eseguite delle foto della paziente che saranno di aiuto durante la fase chirurgica. Qualora la paziente assuma una terapia medica di qualsiasi tipo dovrà anticipatamente informarne il chirurgo che le fornirà indicazioni su come gestire l’assunzione dei medicinali.

L’intervento verrà eseguito in anestesia locale, sia nella sede di prelievo che in quella ricevente. Potrà essere valutata una sedazione profonda, quindi con assistenza anestesiologica, qualora la paziente lo desideri. Non ci sono vere incisioni chirurgiche ma piccole punture praticate con un ago di un certo diametro che permettono l’introduzione delle microcannule con cui fare il prelievo.
Dopo il prelievo, l’innesto sarà decantato qualche minuto in modo da separare la parte cellulata dall’anestetico locale che sarà poi scartato. Si provvederà quindi alla processazione dell’innesto adiposo a seconda delle esigenze cliniche. Una volta pronto, previa corretta analgesia, verrà inserito a livello del volto, con cannule ancora più piccole (fino a 1,5 mm – 0,8 mm).

Non ci saranno medicazioni particolari se non piccoli cerottini nella sede del prelievo che potranno essere associati ad una guaina in caso di prelievi cospicui.
Il ritorno alla attività lavorativa potrà avvenire nel giro di 2-3 giorni, non appena il gonfiore post-operatorio comincerà a scomparire.

Il risultato definitivo si avrà nel giro di 6 mesi dalla procedura.

 

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