Rinosettoplastica

12 Apr 2022

Che cos’è la Rinosettoplastica?

La Rinosettoplastica è senza dubbio uno degli interventi che vengono eseguiti sul volto più complessi e ricchi di risvolti estetici e funzionali. Oltre che permettere funzioni importanti come la respirazione, fornire una cassa armonica alla voce, umidificare e filtrare l’aria, il naso dona bellezza ed espressività al volto ed è strumento importante nel nostro rapporto di interrelazione con l’altro.

La chirurgia ha quindi importanti responsabilità anche perché tanta parte dei pazienti che si sottopongono a questa chirurgia è rappresentata da giovani e, molto spesso, di sesso femminile. Il chirurgo, prima di procedere con la fase chirurgica, sarà opportuno che approfondisca la sua conoscenza della anatomia nasale del paziente e non è assolutamente esagerazione ricorrere ad approfondimento radiografico con TAC o TC Cone Beam al fine di avere una idea chiarissima delle problematiche strutturali-scheletriche oltre che funzionali. Fondamentale è la raccolta di documentazione fotografica per dialogare con il paziente, ascoltare le sue aspettative e pianificare l’intervento e comunicarne le modalità di esecuzione.

La rinoplastica, a differenza della rinosettoplastica, è una procedura chirurgica che si rivolge a correggere il naso esterno, quello visibile, tralasciando il setto ed i turbinati. Può essere anche eseguita in anestesia locale, con o senza sedazione, ma personalmente ritengo la cosa alquanto dispendiosa dal punto di vista emotivo sia per il paziente che per il chirurgo, senza minimo discomfort. Personalmente eseguo l’intervento con approccio tipo “open” in cui, previa incisione cutanea columellare, nella parte più stretta di quel piccolo ponte che separa le due narici, unitamente a delle incisioni endonasali bilaterali, si espone completamente lo scheletro cartilagineo del naso, il setto nasale, il dorso e le ossa nasali.

Diversamente dalla tradizione, sia la asportazione del gibbo che l’osteotomia delle ossa nasali, da molto tempo ormai, viene eseguita con uno strumento ad ultrasuoni che taglia il tessuto osseo in maniera veramente precisa e lascia intatti i tessuti molli. Questo comporta una chirurgia con precisione quasi geometrica con buona garanzia sul risultato.

L’accesso al setto nasale è di solito conservativo: vengono rimosse solo le parti deviate o la cartilagine utile per la ricostruzione mantenendo l’integrità delle strutture di sostegno. Il posizionamento di suture particolari permette di evitare il posizionamento di tamponi endonasali.

Una volta ricostruito lo scheletro cartilagineo, il “guscio” cutaneo viene riposizionato e le ferite chirurgiche suturate. Viene poi posizionata una cerottazione e una contenzione nasale esterna termoplastica per almeno 7 giorni.

Il proseguo della convalescenza consta di alcuni appuntamenti fra paziente e chirurgo per rimuovere i punti di sutura, per controllare l’andamento della guarigione e fornire indicazioni su terapie varie. Il risultato definitivo si vede di norma verso i 6-12 mesi ma una discreta idea del risultato finale si può già avere a 1-2 mesi dall’intervento.

Per il trattamento di Rinosettoplastica e Rinoplastica a Ancona contatta lo studio.

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